“Senza il Banco” perchè il tempo scuola assorbe quasi l’intera giornata dei ragazzi. La formazione e l’educazione sono un processo che non è limitato alla scuola e interessa il nostro intero percorso di vita.
“Senza il Banco” perché cresciamo e ci educhiamo con le esperienze che si compiono fuori dalla scuola. E ciò che sta fuori dalla scuola va curato e valorizzato perché deve essere un patrimonio culturale per bambini, ragazzi e tutti noi.
Siamo un’associazione attiva da 30 anni. L’affermazione dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sono al centro della nostra riflessione e delle nostre attività. Pensiamo ad una città aperta, accogliente e inclusiva, a progetti condivisi, costruiti per la scuola e con la scuola, con la partecipazione dei genitori, delle famiglie e dei ragazzi per rispondere ai bisogni emergenti che oggi le famiglie si trovano ad affrontare, nei loro diversi “cicli di vita”:
- il ruolo dei genitori nelle fasi della prima infanzia e dell’adolescenza dei figli;
- le difficili condizioni della cura degli anziani e di chi si trova in condizioni di temporanea o permanente difficoltà.
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Operiamo a Bologna e in altri comuni dell’area metropolitana con servizi per la prima infanzia e con progetti rivolti alla scuola e al tempo libero dei ragazzi e dei giovani per favorire e facilitare il rapporto tra generazioni diverse. Abbiamo proposte rivolte alla terza età e all’inclusione sociale.
Ad oggi il progetto e le iniziative della Associazione, soprattutto nella complessa fase che stiamo attraversando, sono centrati sulla necessità di promuovere una aggiornata “cultura della partecipazione”, per ridefinire il sistema degli interventi e dei servizi di un moderno sistema di welfare locale, che deve vedere, nella diversità di ruoli e funzioni, l’intervento di una pluralità di soggetti.
Ci muoviamo in collaborazione con soggetti pubblici e privati, privilegiamo il “lavoro di rete”, la condivisione e la coprogettazione.
Ci impegniamo per promuovere e generare benessere individuale, familiare e di una più larga comunità, per contrastare la dispersione e l’abbandono scolastico, per sostenere con progetti innovativi chi si trova in condizione di disagio e/o evidente difficoltà, per costruire nuove occasioni di lavoro.
LE PERSONE DELL’ASSOCIAZIONE SENZA IL BANCO
Vittoria Affatato
Amelia Bagalà
Daniele Ballarini
Matteo Baschieri
Sonia Bisci
Nicolas Brighenti
Erica Brunetti
Michela Chiarini
Francesca Cioppi
Chiara Corazza
Matteo Corelli
Federica Dalena
Maria De Muzio
Caterina Donati
Federica Donati
Davide Giuffredi
Beatrice Gnesini
Rosa Leone
Laura Maestrini
Rita Minelli
Chiara Scotto
Fabiola Silano
Erica Tomesani
Tugnoli Simone
Laura Tugnoli
Phaedra Veneziani
LA NOSTRA RETE
L’idea del lavoro di rete è connaturata al nostro modo di essere associazione. Per costruire la comunità a cui pensiamo, “la comunità che viene”, per rinsaldare le relazioni umane all’interno di un territorio, è necessario cooperare e non competere.
Cooperare tra soggetti significa condividere a partire dal reciproco riconoscimento e dalla consapevolezza dell’importanza del noi. Questo sta al “lavorare in rete”: riconoscersi e condividere, valorizzare funzioni e ruoli diversi, sta alla base di un lavoro di rete che vede il coinvolgimento del Pubblico, delle Autonomie Scolastiche, del privato e – in particolare – dei diversi soggetti del terzo settore.
Questo per noi costituisce il presupposto per la coprogettazione, la coprogrammazione e la definizione di azioni coerenti per valorizzare il “bene comune”. Collaboriamo con molte realtà del Territorio e Istituzioni, per costruire sinergicamente progetti comuni.